L'ape succhia il nettare dai fiori e lo trasforma scindendo gli zuccheri complessi in zuccheri semplici attraverso processi enzimatici. Il miele è quindi ricco di zuccheri semplici direttamente assimilabili (glucosio e fruttosio) ed è ricco di enzimi. Per questo motivo bisogna evitare che la temperatura superi i 30°C per mantenere vivi gli enzimi di cui è ricco.
Ogni miele è unico e irripetibile.
Le possibili combinazioni di piante che i nostri territori possono espimere sono svariate,
proprio per questo sono molto diverse da un luogo all'altro.
In natura le api non hanno la necessità di dividere i nettari dalle diverse fioriture,
ma visitano indistintamente tutti i fiori che fioriscono nello stesso periodo.
Ne deriva che non avremo mai un Millefiori uguale all'altro.
La cristallizzazione è una caratteristica intrinseca di ogni tipo di miele che ne garantisce la qualità e l’assoluta naturalezza.
Il miele è composto da fruttosio e glucosio in percentuali variabili ed i tempi di cristallizzazione variano in base al rapporto fra questi due componenti.
I mieli con un’elevata percentuale di fruttosio hanno la tendenza a rimanere liquidi mentre quelli a maggior percentuale di glucosio cristallizzano più rapidamente.
La struttura cristallina può presentarsi grossolana, compatta o fine a seconda di numerosi fattori interni ed esterni.
Nel miele cristallizzato è facile notare macchie chiare sulle pareti dei vasi e sulla superficie: si tratta di una caratteristica naturale dovuta a fenomeni fisici che avvengono durante la fase di invasettamento. Anche se il prodotto è penalizzato esteticamente, non è danneggiato dal punto di vista qualitativo, anzi, è la garanzia che non ha subito trattamenti termici.
Il miele cristallizza naturalmente a temperature comprese tra i 5° e i 25°.
Il miele viene espressamente controindicato nell'alimentazione dei bambini di meno di un anno di età in quanto eventuali spore di Clostridium botulinum potrebbero germinare e produrre tossina nel lume intestinale ancora immaturo del lattante.
L’indice glicemico del miele va da 32 (acacia) a 95,
Assumendo miele in favo, mangiando anche la cera, si ha un apporto considerevole di vitamina A: